Al di qua dello sguardo - Elegia della vita schiva

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domenica 14 novembre 2010

Bologna

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E' vero. Contro il viaggiare avevo scritto severamente, ma per esaltare il coraggio di vivere qui a Tolentino, senza fuggire, in cerca di una vita che non è mai altrove.

Eppure, non ho resistito al richiamo del Bologna Festival Jazz. Dunque, oggi parto. Sarà solo musica. Mi nasconderò tra la folla, per godermi ogni evento indisturbato.

Racconterò in parte quello che vedrò e sentirò. Mi piace 'seguire' i discorsi della gente comune, che assiste ad uno spettacolo importante restituendo meraviglia e piacere. Se non sono fastidiose e petulanti, le chiacchiere sono tutte da seguire. Mi urta sentire apprezzamenti sbrigativi su un giovane musicista che, magari, sta esprimendo il meglio di sé, in un momento della sua vita che non sarà certo uno dei tanti! Voglio provare anch'io quella emozione. Li invidio, perché si lanceranno nella fossa dei leoni, suonando davanti a un pubblico agguerrito, che sente cosa vibra nell'aria.

Questo genere di spettacoli richiede una storia personale. Non si va a Bologna senza un 'curriculum' musicale. Io sarò un turnista, ma la musica è musica. Voglio dire che tra la mia vecchia passione per tutto ciò che è pop e la madre di tutte le forme eccentriche ed imprevedibili non c'è un divario incolmabile. Riesco bene a passare bene dall'una all'altra nel mio cuore, senza sentirmi un ladro o un avventuriero, che osa sconfinare in territori che non sono suoi. Conosco io i miei confini! Si capisce, i confini interni tra una cosa e l'altra!

Quando 'dirigo' i miei allievi e quando vado a concerto per sostituire qualcuno sono una parte di me che conoscete bene. C'è poi il Marco notturno, segreto. Ci sono altri Maestri che dirigono l'orchestra interna. Non sono io a dirigere, quando "è notte". C'è sempre qualcuno che mi dice cose mai sentite prima. Ed io ascolto. E ripeto. E gioco a variare e a tentare il nuovo. Mi sento come il tuffatore che si lancia dal trampolino più alto. Ho controllato bene. C'è acqua in abbondanza nella piscina. Non ho ancora imparato a tuffarmi e basta.

Intanto, voglio cercare di carpire qualche segreto dalle performance dei ragazzi di Bologna. Mi farò la mia settimana di Concerti. Cinque giorni. Saranno come un ciclo completo che copre bene il tempo. Esisteranno solo loro. La festa è dedicata a loro.


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