Al di qua dello sguardo - Elegia della vita schiva

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sabato 20 novembre 2010

Alessandro Sgobbio - Livio Minafra - Daniele Pozzovio

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Alessandro Sgobbio

Livio Minafra

Daniele Pozzovio


Bologna, 20 novembre - Ieri sera locale gremito per tre ottimi concerti. Il primo pianista ad aprire la serata è stato Alessandro Sgobbio, pianista dal linguaggio eterogeneo che sembra attingere da diversi mondi musicali, creando una propria cifra stilistica interessante. Il secondo pianista è stato Livio Minafra, un autentico vulcano di idee oltre che di tecnica dallo stile personalissimo. Il terzo è stato Daniele Pozzovio, anch'egli ottimo pianista dal fraseggio fluido e da un suono cristallino e vibrante. Sono stati raggiunti dei picchi altissimi di ottima musica e di interazione con il pubblico che ancora una volta ha risposto con grande partecipazione ed entusiasmo. Anche il livello degli altri musicisti era molto alto e tra di loro si è avvertita una particolare alchimia che è rimasta viva in tutti i tre set della serata.



ALESSANDRO SGOBBIO

∂-Biografia

Posso dire di essermi sentito davvero Musicista a 23 anni. A 25 ho confezionato, nella più umida e calda settimana parmigiana della storia, diploma di piano e laurea in Lettere.
Posso dire di essere l'unico ad aver ritirato la tesi di laurea all'Upim: ivi smarrita e recuperata due ore prima della discussione.
A 18 anni ho scoperto il Jazz - poi dimenticato e ben ritrovato nella bassa parmense con quel tanto d'erre di asburgica memoria.
Mi sono sentito sempre più Musicista grazie ai concerti di jazz, la Yamaha, i primi album registrati, l'incisione di un brano di Gaslini, il 2°premio al “Flores” e la selezione al "Martial Solal"; l'esame di composizione superato dopo 84 ore di clausura.
A 28 anni posso dire di sentirmi evidentemente jazzista, tendenzialmente pianista, sicuramente musicista.

www.alessandrosgobbio.it
www.myspace.com/alessandrosgobbio
www.alessandrosgobbio.blogspot.com


LIVIO MINAFRA

Note di colore:

In realtà io volevo fare il cuoco.. E se proprio dovevo fare il musicista – visto che in casa i miei erano musicisti ed io respiravo musica fin dal pancione – volevo fare il batterista.. Invece m’han fatto suonare il pianoforte. A quel punto l’ho suonato con la tecnica delle percussioni ed ho inventato tutto un mio mondo diversamente abile lì. Non ho mai saputo suonare il jazz famoso, quello alla Bill Evans o alla Oscar Peterson tantomeno le canzoni più in voga del momento... eppure mi sentivo jazzista a sentire gente come Antonello Salis o Gianluigi Trovesi.. Quando poi ho vinto il Top Jazz nel 2009 come Miglior Nuovo Talento in Italia ho vissuto una gioia che ora mi pervade ancora. Non tanto risultare il primo in Italia per un anno (tanto nel jazz non dovrebbe esistere la concorrenza, tanto ognuno racconta la sua storia) quanto l’essere riconosciuto nel jazz pur a modo mio. Un modo mio fatto di tracce di musica araba, impressionista francese, free, melodia, minimalismo.. Il cuoco e batterista mancato pianista abusivo era stato accettato ed ora aveva anche vinto!!! :)

Note serie:

LIVIO MINAFRA, classe 1982, giovane compositore e pianista vincitore del prestigioso premio Top Jazz 2009 quale Miglior nuovo talento, suona soprattutto in piano solo ma ha al suo attivo numerose e importanti partecipazioni (Minafric Orchestra, Municipale Balcanica, Canto General, Radiodervish per citarne alcune) come pianista, compositore, arrangiatore e fisarmonicista. In piano solo ha pubblicato La dolcezza del Grido (Leo Records, Uk) e La fiamma e il cristallo (Enja Records - De). Ha collaborato fra gli altri con Marko Markovic, Paolo Fresu, Bobby McFerrin, Jerry Gonzalez, Frank London, Radiodervish, Mario Schiano, Sergej Kuryokhin, Paul Rutherford, Lucilla Galeazzi, Michele Lomuto, Daniele Sepe, etc. A soli 28 anni ha già suonato in tutti e cinque i continenti eccetto l’Australia.


http://www.myspace.com/liviominafra
www.minafrasprod.com



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