Al di qua dello sguardo - Elegia della vita schiva

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venerdì 20 agosto 2010

Vivere bene la solitudine è un privilegio


Anticipare la solitudine, affinché non ci trovi impreparati. - Duccio Demetrio
Circa un anno fa, si è diffusa la notizia che la metà degli abitanti di Berlino è rappresentata da persone che vivono da sole. I pubblicisti sostengono che questa è un'anticipazione del futuro che ci aspetta: singoli, separati, studenti... Posto che a settembre del 2008 la città contava circa tre milioni e mezzo di abitanti - secondo Wikipedia -, ci troveremmo di fronte alla cifra di oltre un milione e mezzo di persone. Un bel numero, non c'è che dire!

Naturalmente, anticipare la solitudine non vuol dire sognare disgrazie e separazioni traumatiche. Piuttosto, scoprire che si è già un po' soli, che ognuno di noi è solo di fronte al nulla, un istante prima della scelta; che è possibile appartarsi, allontanarsi dalla mischia, addirittura separarsi dal movimento centripeto delle mode e dello spettacolo che tutto divorano.
Nella civiltà malata dell'usa e getta, è un dovere aggrapparsi alla realtà di ciò che dura, non lasciarsi travolgere dall'effimero.

Una buona educazione sentimentale deve prevedere l'invito a praticare la solitudine 'attivamente'. In un'opera importante di trent'anni fa, Cacciari scriveva: La nostra è una società che non educa le persone alla solitudine.

Nelle cose d'amore, i miei insegnanti mi hanno sempre indicato la necessità di portare in dote la propria libertà (indipendenza economica e autonomia personale). Bisogna imparare 'prima' a stare da soli, per non ritrovarsi a dipendere troppo dall'altro. Che nella relazione - soprattutto quella sentimentale - si dipenda un po' dall'altro è normale. Se non si ha nulla da portare in dote, si finisce per dipendere troppo dall'altro.
Cosa c'è di un peggio del fatto di sentir dire: Io non vivo senza di te?

Vivo benissimo da solo. 'Non ho bisogno' di nessuno. Ogni giorno, tuttavia, esco di casa per andare a cercare gli altri, perché il senso dell'esistenza è dato dalla capacità di intrecciare relazioni significative con uomini e donne liberi. La forma più alta d'amore è quella che riusciamo a realizzare con un partner libero spiritualmente da ceppi di ogni genere.

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