Al di qua dello sguardo - Elegia della vita schiva

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martedì 31 agosto 2010

Ineffabile come Dio

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Non è necessario che ci sia tutto intorno chissà quale ambiente magico, quale atmosfera ideale perché si dia jam session! Servono pochi ingredienti, ma tanta storia personale. E' indispensabile aver dormito a lungo con il proprio strumento, magari abbracciati a lui, nella penombra della propria stanza, al riparo da occhi indiscreti. Per poter tentare, anche in piena notte, un accordo. Le ferite dell'anima sanguinano particolarmente a certe ore.

C'è da esprimere un mondo intero, la foresta dei simboli personali. E quando dico esprimere alludo al fondo di ineffabile che sostiene tutti i moti dell'anima. Non c'è mai un disegno chiaro che si stagli lì davanti a noi, una figura distinta dalle altre a significare una chiara traccia per la voce.

Bisogna tentare la tastiera. Trovare le parole. Accostare frasi e periodi e allungare lo sguardo oltre la modulazione felice dei suoni inauditi, come li chiama Sparti. Si ricerca un insieme coerente e compatto che dia senso ai giorni, il nitore delle corde più e più volte provate dal liutaio per noi.

Abbiamo accordato il clavicembalo e tutti gli strumenti a corda. Le luci sempre basse, per non lasciar disperdere l'intesa tra di noi. E poi abbiamo provato. Quello che è accaduto lo racconteremo poi. Ora c'è da comprendere per quali vie si sia trovata l'intesa a due, a tre, a quattro... Per tentare ancora insieme di intonare un coro per voce sola. Da due, da tre, da quattro... non importa quanto ampio l'abbraccio approntato: si tratta di dire insieme.

Io entro quando è ora del mio turno, per sostituire il secondo, il terzo o il quarto... o perché qualcuno crede in me: c'è da celebrare un rito solenne, una sconfinata preghiera alla terra, perché il suo canto si levi monotono per sillabe d'acqua, a significare che non sono condannato a restare confuso in eterno.

Del lavoro precedente qualcosa andrà perduto, inevitabilmente. Ma quando la voce corale si leverà alta e vibrata a dire l'eterno succedersi dei sogni e delle illusioni, una sola promessa sarà accolta e restituita: la felicità dell'opera, lungamente cercata e tentata, ed ora presente nell'aria, nuvola e anima, soffio e sospiro.


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