La pratica dell'improvvisazione musicale è un po' come un viaggio. [...] Non dobbiamo sapere necessariamente quanto durerà il viaggio, né dove stiamo andando. Può succedere di non penetrare in nessun territorio, o che esso si riveli una tetra palude che nessuno desidererà visitare di nuovo; ma quando ci appariranno sia pur di sfuggita nuovi splendidi paesaggi, il tutto sarà ancor più sorprendente perché inatteso.
M.VITALI, Alla ricerca di un suono condiviso: l'improvvisazione tra educazione musicale e formazione
Un lettore attento mi ha fatto notare severamente che i primi post erano quasi tutti dedicati al tema dell'amore. Come se la mia personalità non avesse altro da esprimere! Mi sono affrettato a dire di Martina e tutto il resto, a malincuore, vi dirò!, perché convinto che, comunque, sarei arrivato presto a dire tutto il resto, che non è poi il resto, ma l'essenziale: la mia donna, la musica, Tolentino, la casa...
Parlando di me, avevo in mente ciò di cui non potevo parlare ancora, per pudore. Vi pare facile farlo in pubblico? Mettersi a nudo e spiegare perché una Martina qualsiasi e non Claudia Schiffer. E' imbarazzante dover dire cos'è una donna. Ma io ai miei allievi ho parlato di lei e dell'amore. Di lei, non dell'amore in astratto.
Ho raccontato una scelta. Una preferenza. Ma cosa credete? Che veramente abbia imbastito storie o fatto resoconti? Ho suonato. Solo così potevo esprimere quello che mi ha portato a lei. Per questo, non l'ho mai tradita. Non le ho mica spedito poesie! Se è vero che le poesie non finiscono mai, che l'amore si trasfigura, quando intervenga qualcosa a renderlo difficile, io preferisco un assolo al piano. Avete un'idea di quanti assolo siano stati creati?
Mio padre ne ricorda uno che forse non vi piacerà, ma è forte, espressivo. E' un Rick Wakeman di qualche decennio fa. Voi mi risponderete: Keith Jarrett, il solito Bollani, Marco Pierobon, Brad Mehldau... certo! Ma se sarò io a suonare per lei... improvviserò! Sì, c'è anche questo che non sapevate di me. Ma cosa volete, che vi mandi un curriculum, magari seguendo il modulo europeo, che va tanto di moda oggi? Quando voi siete soli con la vostra donna vi portate dietro uno spartito?
Si fa presto a dire jazz! E si fa presto a dire vita! Mettetevi di fronte a un pubblico sconosciuto oppure di fronte alla vostra donna e fate parlare il vostro cuore. Con Martina non sono un semplice turnista, credetemi! Con lei debbo essere un jazzista a tempo pieno. Anche se lei non è Claudia Schiffer. E questo dovete spiegarmelo voi. Come sia possibile che una donna qualsiasi - magari penserete questo di lei! - pretenda da voi che siate Jarrett e Bollani e non si accontenti di una buona esecuzione, anche se il piano è ben accordato e tutto gioca a vostro favore!
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